Dopo le dichiarazioni del Garanti austriaco e francese, anche il Garante della privacy italiano è sceso in campo, esprimendosi esplicitamente contro l’uso dei Google Analytics.
“Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics (GA), senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, viola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti”, ha affermato il Garante.
Il motivo principale è legato ai server nei quali cui Google ospita i dati degli Analytics, localizzati negli Stati Uniti, paese in cui la normativa sulla privacy è meno vincolante di quella europea.
Google preleva dati sugli utenti attraverso i cookies, i dati di navigazione e i click sui link, tra cui, anche i click ai link pubblicitari. È in questo modo infatti che Google profila gli utenti e invia contenuti pubblicitari attinenti agli interessi degli utenti. Capita spesso, infatti, di ricercare, ad esempio, il termine “Grecia” in una ricerca su Google e di essere quasi immediatamente bombardati da inserzioni pubblicitarie su voli aerei, affitto di casa vacanza, stanze di hotel, offerte di viaggi e così via.
Il pronunciamento del Garante arriva al termine di una complessa istruttoria. Dall’indagine è risultato che i Google Analytics raccolgono tanti dati degli utenti: l’IP del dispositivo, le informazioni su browser, sistema operativo, lingua selezionata, data e ora della visita al sito web.
In particolare, il dato sull’IP secondo il Garante non è un dato anonimo, ma va considerato come un dato personale, poiché anche se Google registra l’IP troncato dei numeri finali, può arricchirlo con altre informazioni in suo possesso togliendone la caratteristica di anonimità.
Al momento il Garante ha inviato un ammonimento a Caffeina Media s.r.l., e con l’occasione richiama l’attenzione di tutti i gestori di siti web pubblici e privati sull’illiceità dei trasferimenti effettuati verso gli USA attraverso Google Analytics e a verificare la conformità dei propri siti con la normativa GDPR vigente.
Per le pubbliche amministrazioni, che devono attivare un servizio di analisi quantitativa del traffico sui propri siti, l’alternativa a Google Analytics è Web Analitycs Italia, la piattaforma gratuita dell’AgID completamente rispondente alla normativa GDPR.