In apertura dell’esercizio 2023, sono ancora le problematiche relative al PNRR ad essere al centro dell’attenzione da parte delle amministrazioni titolari degli investimenti, degli enti attuatori e della Corte dei Conti.
La Corte dei Conti
La Sezione regionale di Controllo della Lombardia della Corte dei Conti rileva la massiccia presenza di difformità fra i dati sul Pnrr comunicati dagli enti attuatori e quelli presenti nella ReGis, relativi in particolare agli importi dei progetti e alla incompletezza delle informazioni.
I magistrati invitano le amministrazioni ad attivarsi in modo proattivo per le necessarie correzioni al fine di consentire un accurato monitoraggio, sia da parte delle Amministrazioni centrali titolari degli interventi, che da parte della Corte dei Conti stessa. In merito alla governance, la Corte osserva che la maggioranza dei comuni non ha costituito una specifica struttura dedicata alla gestione e al controllo degli interventi del Pnrr. Viene quindi ribadita l’importanza di tale struttura organizzativa per garantire il buon esito degli investimenti.
Tempi di pagamento
Da ricordare che la riforma 1.11 «Riduzione dei tempi di pagamento delle Pa e del sistema sanitario», è fra quelle abilitanti del Piano. Dal 1° gennaio 2023 gli indicatori stabiliti dalla Commissione europea in sede di monitoraggio della riforma saranno costituiti dalla media, ponderata con gli importi delle fatture pagate, dei tempi di pagamento e di ritardo (vedi circ. Rgs n.17/2022), se questi risultano inferiori alla media semplice di oltre 20 giorni. In caso fossero superiori, per monitorare il target sarà utilizzata la media semplice. Va posta quindi molta attenzione alla tempistica di tutto il processo che va dall’acquisizione della fattura al suo pagamento. I dati di riferimento sono quelli della PCC.
“Caro materiali”: rifinanziato il fondo
La legge di bilancio (articolo 1, commi da 369 a 379), ha previsto il rifinanziamento del fondo del MEF l’avvio delle opere indifferibili per compensare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici in relazione alle procedure di affidamento delle opere avviate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023.
Entro il 30 gennaio gli enti attuatori dovranno confermare la preassegnazione del fondo per le opere pubbliche finanziate con risorse Pnrr o Pnc, costituito dal contributo aggiuntivo pari al 10% dell’importo stabilito nel decreto di assegnazione. Per considerare avviata la procedura di affidamento è sufficiente la determina a contrarre con l’approvazione del bando/disciplinare di gara.
Dopo il 10 gennaio, gli enti locali attuatori dovranno verificare gli elenchi pubblicati sui siti internet delle Amministrazioni Titolari dei propri interventi Pnrr o Pnc e accertare la presenza dei Cup da rifinanziare. Entro il 30 gennaio, gli enti dovranno poi confermare, attraverso la Piattaforma ReGis, la preassegnazione delle risorse. Da porre attenzione al fatto che la mancata conferma equivale a rinuncia alla preassegnazione. Successivamente, entro il 15 febbraio sarà approvato con apposito decreto l’elenco degli interventi rifinanziati che costituisce titolo per l’accertamento delle risorse e per l’avvio delle procedure di affidamento
Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.