L’Italia ha inviato alla Commissione Europea la richiesta di pagamento della prima rata dei fondi del PNRR, per un valore i 24,1 miliardi di euro, di cui 11,5 di contributi a fondo perduto e 12,6 come prestito. La richiesta segue la dichiarazione del raggiungimento di tutti i 51 obiettivi e traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2021.
L’erogazione avverrà a seguito della valutazione positiva della Commissione, che ha due mesi di tempo per valutare il reale raggiungimento degli obiettivi. Tutte le informazioni sono contenute nella “Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, presentata lo scorso 23 dicembre.
Nel frattempo sono anche stati firmati gli Operational Arrangements (OA) per l’Italia. Si tratta degli atti formali che stabiliscono i meccanismi di verifica periodica, validi fino al 2026, relativi al conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi (Milestone e Target). Le tranche di finanziamento saranno infatti erogate all’Italia solo se traguardi e obiettivi saranno raggiunti e la cadenza delle verifiche da parte dell’Europa sarà semestrale.
I 51 traguardi e obiettivi hanno riguardato tutte le sei missioni del Piano, ma le principali attività si sono concentrate sulla Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” (25 traguardi e obiettivi conseguiti) e la Missione 2 “Rivoluzione e transizione ecologica” (10 traguardi e obiettivi conseguiti). In particolare, un importante gruppo di interventi riguarda le iniziative di semplificazione, rafforzamento della macchina amministrativa, trasformazione digitale e la gestione e valorizzazione del capitale umano della PA.
Se confermato dall’UE, si tratta di un risultato che rappresenta senza dubbio un successo per l’Italia.
Gli obiettivi davvero impegnativi arriveranno però ora, a partire già dal primo semestre del 2022, quando si tratterà di realizzare concretamente i progetti finanziati e rendicontare il lavoro svolto. Una corsa contro il tempo, per rendere veramente strutturale il processo di cambiamento.
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