I mesi estivi hanno visto la pubblicazione di una serie di circolari da parte del Mef-RgS che spostano l’attenzione da una prima fase di approccio al PNRR caratterizzata dalla rincorsa ai bandi a quella sulle problematiche di attuazione degli investimenti finanziati. E quindi sull’organizzazione interna degli enti.
In sequenza, le circolari pubblicate sono:
- la n. 27 del 21 giugno: Monitoraggio delle misure Pnrr
- la n. 28 del 4 luglio: Controllo di regolarità amministrativa e contabile sugli atti di gestione delle risorse del Pnrr – prime indicazioni operative
- la n. 29 del 26 luglio: Procedure finanziarie del Pnrr, che riporta in allegato il Manuale delle procedure finanziarie Pnrr.
- la n. 30 dell’11 agosto: Procedure di contro e rendicontazione delle misure Pnrr
Le specifiche direttive procedurali sono gli elementi centrali di ciascuna circolare, tuttavia occorre focalizzare l’attenzione anche sul fatto che evidenziano la criticità di alcuni aspetti organizzativi e più in generale di approccio alle modalità di gestione e controllo dei progetti, fasi queste funzionali alla rendicontazione.
Come più volte sottolineato, assicurare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie assegnate e il soddisfacente raggiungimento degli obiettivi entro le scadenze fissate nel del Piano stesso da parte dell’Ue, è irrinunciabile. In questo senso è necessaria un’evoluzione nella cultura gestionale del settore pubblico: non bastano più il rispetto della legalità e della sana gestione delle risorse pubbliche ma diviene determinante il raggiungimento dei risultati sia con riferimento alle tempistiche che alla “qualità” degli interventi.
La prima domanda da porsi oggi è: la nostra organizzazione è adeguata e pronta ad affrontare tutti gli adempimenti che derivano dal rispetto delle indicazioni operative del Mef – RgS?
Il Pnrr richiede infatti nuovi modelli organizzativi interni e un’attenzione focalizzata anche sulla massima trasparenza dell’attività amministrativa nel “rendere conto” agli stakeholders. Ad esempio, nel sito del Comune deve essere evidenziata una sezione Pnrr, nella quale i cittadini possono accedere a tutti gli atti amministrativi riferiti al Pnrr e alla relativa programmazione nel Dup , le variazioni di bilancio specifiche Pnrr, le informazioni sull’attuazione degli interventi.
Si sottolinea quindi la necessità di costituire una Task force Pnrr o “cabina di regia”, con il coinvolgimento dei responsabili dei servizi (in particolare tecnico e finanziario), del segretario comunale e di rappresentanti dell’amministrazione, con il compito di assicurare il coordinamento di tutte le attività che fanno capo agli interventi Pnrr. Primo passo sarà redigere un “Regolamento operativo dell’ente per l’attuazione del Recovery Plan”.
Nella governance dei progetti Pnrr altro ruolo fondamentale è quello del revisore al quale la Corte dei Conti assegna il ruolo di primo livello di controllo esterno.
I tempi sono maturi, si sta entrando nel vivo della programmazione 2023 – 2025 nella quale la parte dedicata ai progetti finanziati al Pnrr sarà molto rilevante.
Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.