Per impostare e realizzare un intervento che voglia davvero raggiungere risultati c’è bisogno di basarsi sui dati validati e scientificamente corretti. La crisi climatica ha fatto diventare questo assunto sempre più rilevante, fino ad essere fondamentale. Strumenti che forniscono quadri di conoscenza del territorio precisi sono diventati indispensabili. Per questo K-Space, la soluzione della Divisione Territorio e Ambiente di Kibernetes sta avendo sempre più successo tra dirigenti e amministratori. Di recente anche Roma e Quartu Sant’Elena, il terzo comune più grande della Sardegna, l’hanno scelta per avere quadri di conoscenza geo-spaziali che consentano di pianificare, implementare e monitorare interventi specifici all’interno del proprio territorio.
Disponibilità del dato
Si tratta di una soluzione che unisce una parte tecnologica, con dati digitali provenienti dai satelliti o da altre fonti, con le analisi di specialisti in ambito ingegneristico, urbanistico e ambientale, che riesce a fornire risultati di grande qualità in tempi molto brevi e con costi competitivi grazie a diversi aspetti chiave.
La continua crescita delle tecnologie satellitari permette di avere a disposizione una mole sempre maggiore di dati di alta qualità con risoluzioni a terra che variano dai 3 metri ai 15 centimetri. Grazie a questi dati K-Space è in grado di analizzare aree molto vaste di territorio con un solo scatto su più acquisizioni per varie annualità.
Metodo scientifico
Il dato non viene acquisito così come è disponibile ma è rapportato al territorio in cui è inserito e da cui è preso. Si studia il contesto e poi si correlano le immagini satellitari, delle quali si conoscono data e ora di acquisizione, dati mareografici e climatici e si estraggono dati coerenti tra loro che siano confrontabili e restituiscano un’analisi corretta in funzione degli obiettivi di progetto.
Validazione
I dati vengono estratti tramite algoritmi di machine learning che riducono drasticamente i tempi di restituzione del dato ma ogni estrazione viene attentamente analizzata e validata dai nostri professionisti in modo da fornire un dato qualitativamente affidabile.
Strumenti di analisi
La Divisione Territorio e Ambiente di Kibernetes ha sviluppato appositi strumenti per un’analisi intuitiva che mette immediatamente in risalto le peculiarità del contesto territoriale studiato. Un esempio sono i trend costieri, tramite i quali si divide ogni unità di litorale analizzata in settori con la stessa sezione (“transetti”) che poi vengono colorati in funzione della dinamica costiera: progressiva, regressiva o stabile.
K-Space fornisce inoltre all’Ente una piattaforma web-gis in cloud in grado di mostrare i dati, analizzarli e interrogarli in modo dinamico, rendendo immediato individuare i risultati ottenuti dopo l’attività di analisi eseguita dai professionisti.
La Best Practice di Quartu
Questo approccio, valido per ogni ambito nel quale K-Space opera, ha permesso di fornire in tempi molto brevi all’Amministrazione del Comune di Quartu S. Elena un quadro conoscitivo dettagliato dello stato attuale dell’intero litorale quartese, costituito da un ambiente costiero molto variegato composto da ampie spiagge, piccole cale, arenili sabbiosi, rocciosi o ghiaiosi su un totale di 11 ambiti costieri di studio su 26 km di costa.
In soli 3 mesi sono state studiate 30 immagini satellitari negli ultimi 5 anni e ricavate le linee di costa rappresentative del periodo estivo e del periodo invernale di ogni anno dal 2018 al 2022.
Questi dati sono stati confrontati tra loro ricavando il trend della costa di ogni ambito sia negli ultimi 5 anni, in base ai nuovi dati satellitari acquisiti, sia in 25 anni e in 45 anni confrontando le linee attuali del 2022 con le linee storiche recuperate dalle ortofoto storiche della Regione.
Lo studio ha portato all’individuazione di tutte le aree più critiche, informazione indispensabile per l’Amministrazione per richiedere finanziamenti mirati per la messa in opera di interventi a tutela di tali aree.
Tutti i dati rilevati sono ora a disposizione dell’Amministrazione che potrà utilizzarli nel redigendo Piano di Utilizzo dei Litorali agevolandone la redazione.
La Best Practice di Roma
Un altro importante esempio dell’efficacia dell’approccio K-Space è quello relativo al progetto di Resilienza Climatica Urbana in corso con la Direzione Trasformazione Urbana – Dipartimento di Urbanistica di Roma Capitale all’interno del X Municipio.
In questo caso, lo studio si concentra sull’incrocio di diversi dati climatici, territoriali, urbanistici che sta portando all’individuazione puntuale e dettagliata fino a una scala di quartiere, delle vulnerabilità e dell’esposizione a rischi legati al cambiamento climatico dell’intera area di 152 kmq. Queste informazioni saranno di preziosa utilità all’Ente per definire gli ambiti prioritari di azione.
Sono stati acquisiti i dati termici satellitari dell’intero ambito riportati a 10 metri di risoluzione a terra. Sono quindi state calcolate le temperature al suolo corrispondenti al periodo più caldo del 2022. I dati, risalenti a luglio, in una giornata che ha registrato una temperatura massima di 33 gradi, riportano picchi di 44.5° al suolo già alle 11 di mattina:
l’impatto della tipologia di terreno all’interno del contesto urbano è evidente confrontando questi dati geolocalizzati con la mappa del suolo che è stata ricavata dall’acquisizione di un’immagine satellitare ad altissima risoluzione (30 cm) nello stesso periodo:
Questo permette all’Ente di correlare in modo rapido ed intuitivo l’impatto di alberature, suolo nudo, asfalto, aree cementificate sulle condizioni climatiche e quindi sulla qualità della vita per la popolazione residente su tutto l’ambito di studio.