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Nel nostro paese, tra gli obiettivi del PNRR, sono compresi quelli relativi ad alcune riforme cosiddette “abilitanti”, che non prevedono costi a valere sul Piano e non sono connesse a specifici investimenti ma risultano funzionali all’attuazione del PNRR nel suo complesso. Tra queste c’è il progetto di dotare tutte le PA di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale. All’interno della Missione 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo) troviamo la componente “digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” che comprende la riforma 1.15: “dotare le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual”, cioè una contabilità basata sul principio della competenza economica con il metodo della “partita doppia” e per centri di costo.

I vantaggi
La Commissione Europea ritiene che la contabilità in partita doppia, basata sul principio della competenza economica, sia un sistema generalmente accettato per fornire informazioni sulla reale situazione economico patrimoniale degli enti in maniera affidabile e in tempo utile ad evitare situazioni di deficit strutturale. Inoltre, l’implementazione di un efficace sistema di contabilità analitica e di valutazione della performance, mette a disposizione dei responsabili un sistema di informazioni più ampio e preciso, e consente quindi di migliorare le fasi di verifica, rendicontazione e valutazione delle attività svolte e di agevolare il controllo di gestione.

Le novità
La contabilità generale non sostituirà la natura giuridico-autorizzatoria dei valori finanziari previsionali ma allo stesso tempo essa non sarà più “a fini conoscitivi” e le rilevazioni economico-patrimoniali avranno un ruolo primario.
Con la riforma contabile si ritiene possano essere superati due gravi problemi della contabilità finanziaria nella quale l’allocazione temporale dei flussi finanziari è incerta, perché anche nelle migliori ipotesi, il momento dell’imputazione contabile è presunto e in secondo luogo pone insufficiente attenzione ai flussi di cassa.

L’impostazione europea
Proprio per consentire un perfezionamento della riforma, la RGS, con la Determina n. 35518 del 05/03/20, ha previsto l’istituzione di una Nuova Struttura di Governance con al suo vertice il Setter Standard Board, un gruppo di esperti dedicati alla definizione di un Sistema Unico di Contabilità Economico-Patrimoniale-Finanziario per le Pubbliche Amministrazioni, basato sul principio accrual e ispirato agli standard internazionali (IPSAS) ed europei (EPSAS) e basato sul sistema contabile della partita doppia.
Oltre allo Standard Setter Board (SSB), la nuova Struttura di governance prevede: un Comitato direttivo che ha compiti di iniziativa e di indirizzo delle attività dello SSB e un Gruppo di consultazione che esprime pareri sulle proposte di statuizione elaborate dallo SSB, nonché su specifiche questioni inerenti i profili applicativi delle stesse.

I tempi di attuazione
Entro il 2026 la riforma dovrà trovare attuazione e il compito di supportare le pubbliche amministrazioni è affidato alla RGS che ha delineato le seguenti fasi operative:
1) entro il 2023 (ultimo trimestre) definizione del quadro normativo nazionale di riferimento;
2) entro il 2024, dovranno essere definiti e predisposti:
• i nuovi Principi Contabili di riferimento per il nuovo sistema di contabilità;
• un piano dei conti multidimensionale (i fatti di gestione devono essere rilevati contemporaneamente sul piano finanziario, economico, patrimoniale e analitico);
• un manuale operativo che consenta di tradurre i Principi Contabili in routine;
3) dal 2025 sarà avviata una fase sperimentale di applicazione del nuovo quadro regolamentare, in parallelo al sistema vigente, che dovrebbe coinvolgere alcuni enti selezionati. Considerata la complessità del cambiamento, questa fase avrà una durata definita ma comunque sufficiente a permettere a tutti gli attori impegnati nel processo di adeguarsi alle nuove regole;
4) nel corso del 2025 una fase dedicata alla formazione del personale, propedeutica all’introduzione del nuovo sistema contabile: in tale fase, le amministrazioni dovranno rivedere i propri sistemi di rilevazione, misurazione e contabilizzazione degli eventi in una nuova logica. Per gli enti locali la formazione specialistica, rappresenterà un elemento imprescindibile per approcciarsi alla tematica con successo;
5) dal 2026 la graduale adozione della contabilità accrual da parte di tutto il comparto pubblico.

La portata del cambiamento
L’introduzione della rilevazione contabile in partita doppia con la “tenuta” della contabilità economico-patrimoniale rappresenterà un cambiamento organizzativo di rilevante dimensione per gli enti locali, che richiederà una profonda riorganizzazione anche a livello di acquisti, spese, costi del personale, etc. per l’adeguata contabilizzazione delle entrate/uscite che dovranno essere imputate correttamente già nella fase iniziale di adozione dei relativi provvedimenti amministrativi.
Il problema non sarà però solo di tipo contabile dovendo prevedere un aggiornamento professionale di tutto il personale e non solo di quello dell’ufficio ragioneria.
Un’ultima considerazione riguarda il software che supporterà la riforma. A regime, il sistema informativo a supporto della nuova contabilità dovrebbe essere l’“Init”, messo a disposizione dalla RGS. I tempi e le modalità di introduzione negli enti non è stata ancora regolamentata.

Responsabile Area Contabile di Kibernetes | + articoli

Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.