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Il PNRR procede spedito, i decreti si succedono, i fondi vengono stanziati. Ma a che punto è davvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano? Abbiamo provato a raccogliere i dati ufficiali fino ad ora disponibili e ad analizzarli per capire veramente se il piano Italia Domani stia procedendo secondo i programmi impostati dal governo e quali aree – tematiche e geografiche – sono più virtuose e quali meno.
Va innanzitutto ricordato che i temi e le missioni di intervento su cui si concentra il PNRR sono principalmente due: la digitalizzazione e la rivoluzione verde e transizione ecologica.

OBIETTIVO: DIGITALIZZAZIONE
Attraverso PADigitale2026, il Dipartimento della Trasformazione Digitale ha realizzato uno strumento immediato per la fruizione delle risorse disponibili, coerentemente con la missione che gli è stata assegnata. Il sito viene costantemente aggiornato e recentemente ha visto l’apertura di nuovi bandi e la riapertura di quelli terminati per esaurimento risorse (in particolar modo afferenti alla sfera dei siti web e dei servizi online per i cittadini, come vedremo nel successivo articolo). Lo scopo prefissato è di ribaltare le classifiche che ci vedono tra gli ultimi in Europa in tema di digitalizzazione, attraverso l’attuazione del piano strategico Italia Digitale 2026 che individua come obiettivi: la diffusione dell’identità digitale (target 70% della popolazione); erogare l’80% dei servizi pubblici online; arrivare al 100% di reti a banda ultra-larga; utilizzo per lo meno del 75% del cloud nelle PA; aumentare le competenze digitali degli italiani.
Cosa e quanto è stato messo in campo per raggiungere questi ambiziosi obiettivi?
I dati di seguito espressi fanno riferimento a quelli pubblicati sul sito PADigitale2026 e sono un’analisi parziale di alcuni estratti sugli enti locali (comuni). Rappresentano stime e sono di carattere indicativo, riguardano valori in divenire suscettibili a modifiche man mano che vengono pubblicati nuovi decreti di finanziamento (si veda tabella a pagina 8). Come valori definitivi invece possiamo considerare le voci che riguardano i fondi stanziati per avviso ed i relativi fondi residui presenti sul sito PADigitale2026.

RISORESE PER DIGITALIZZARE
Attraverso le informazioni sui decreti di finanziamento pubblicati, con riferimento ai comuni, è possibile delineare un quadro dell’andamento delle misure specifiche (di seguito gli avvisi relativi a: comuni aprile 2022 con stato avviso “chiuso”).
Per quanto attiene agli avvisi segnati come scaduti, il conto delle risorse residue rispetto a quelle stanziate suggerisce complessivamente una grande attenzione degli enti locali a questi processi d’investimento. Infatti, per 1,29 miliardi di euro stanziati la parte dei fondi residui ammonta a poco più di 150 milioni.
Particolarmente apprezzata è stata la misura relativa all’Esperienza del Cittadino nei Servizi Pubblici 1.4.1, che infatti ha di gran lunga la minor parte di fondi residui disponibili. Di contro, le misure per l’adozione di PagoPa, App IO, Spid-CIE hanno avanzi di risorse maggiori: questo è probabilmente dovuto al grande successo del Fondo per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, introdotto con il “Decreto Rilancio” già nel 2020 e che andava ad incentivare l’utilizzo di questi strumenti da parte dei comuni. Altro fattore che forse ha influenzato la diversa attenzione agli avvisi, può essere individuato nella differenza delle tipologie di operatori, distinti nelle varie aree territoriali del Paese e nella presenza di attività e società, in capo ad enti regionali, che operano negli ambiti di riferimento dei diversi avvisi.
Ferma restando l’attenzione all’aspetto quantitativo finora espressa, si possono notare alcuni andamenti particolari se si considerano i comportamenti degli enti locali all’interno delle regioni, come emerge andando ad analizzare nel dettaglio i fondi maggiormente “attenzionati” dai comuni.
Pare utile a questo punto approfondire alcuni aspetti principali che emergono nei singoli avvisi.

AVVISO 1.4.1
Per l’avviso 1.4.1. la regione che ha ottenuto più stanziamenti approvati in valore assoluto è stata la Lombardia, con più di 64 milioni sui 400 stanziati. Va però precisato che in Lombardia sono presenti quasi il 20% dei comuni italiani ed è la regione più popolosa, con quasi 10 milioni di residenti. Considerando questi fattori e che i decreti ripartiscono i fondi in considerazione al numero di abitanti per comune, si spiega meglio il dato assoluto così alto.
Segue per questo avviso il Veneto con oltre 43 milioni, Sicilia con più di 38 milioni, Campania con più di 36 e Piemonte con 32 milioni. Pare doveroso ricordare che dei 400 milioni stanziati il 40% delle risorse erano dedicate esclusivamente al Sud.

AVVISO 1.2
L’avviso 1.2. è risultato di grande successo, infatti ha visto in poco tempo il riaprire dei termini di finanziamento attraverso un secondo avviso: “Avviso Investimento 1.2 “Abilitazione al Cloud per le PA Locali ” Comuni Luglio 2022”. Questo perché il passaggio al cloud degli enti è considerato pilastro strategico nel processo di effettiva modernizzazione della PA Italiana.

Quasi il 90% delle risorse cloud è stato pubblicato nei decreti di finanziamento risultando insieme al 1.4.1. il più interessato.
Anche in questo caso la Lombardia, risulta la prima percettrice in termini assoluti per oltre 90 milioni; a distanze molto ravvicinate tra loro la Campania con 48 milioni, il Veneto con 47 e la Sicilia con 44 milioni.
In un’analisi meramente quantitativa non può non essere evidente come la somma della seconda e terza regione in questo podio ideale sia necessaria per arrivare al “quantum” della prima.
Pur non avendo ancora i dati definitivi vanno considerati, in questo come in tutti gli avvisi, due fattori fondamentali: il numero di abitanti per comune ed il numero di comuni per regione.
Soffermandoci su quest’ultimo aspetto possiamo notare che il Veneto e la Campania hanno rispettivamente 5 e 5,8 milioni di residenti (quindi in ambo le situazioni quasi la metà degli abitanti della Lombardia) e ospitano un numero di comuni rispettivamente di 563 e 550. Praticamente un terzo della platea di percettori potenziali della Lombardia.

ALTRI AVVISI
Più omogeneo risulta il dato sugli altri avvisi anche se abbastanza analogo nelle proporzioni precedenti: Lombardia prima nell’avviso 1.4.4. con 11 milioni, prima nell’1.4.3. PagoPa con 19 milioni (seconda la Campania con 11) mentre nel 1.4.3. App IO risulta per ora un differenziale minore tra Lombardia con più 7 milioni e Veneto con oltre 4.

NUOVE SCADENZE
Appare chiaro che l’impulso dato dal Ministero è stato di grande successo, tanto che sono state stabilite nuove risorse per diverse tipologie di avviso.
Avviso Misura 1.4.1 “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” Comuni settembre 2022, 280 milioni stanziati, scadenza avviso 04/11/2022.
Avviso Misura 1.4.3 “Adozione piattaforma pagoPA” Comuni settembre 2022, 80 milioni stanziati, scadenza 25/11/2022.
Avviso Misura 1.4.4 “Estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – SPID CIE” Comuni settembre 2022, 25 milioni stanziati, scadenza 25/11/2022.
Avviso Misura 1.4.3 “Adozione App IO” Comuni settembre 2022, 40 milioni stanziati, scadenza 25/11/2022.
Avviso Investimento 1.2 “Abilitazione al Cloud per le PA Locali” Comuni luglio 2022, 215 milioni stanziati, scadenza avviso 13/01/2023.
Avviso Misura 1.4.5 “Piattaforma Notifiche Digitali” Comuni (settembre 2022), 80 milioni, scadenza avviso 11/11/2022.

Esperto di analisi e back office di Kibernetes | + articoli

Laureato in Economia, dottore commercialista. Dopo aver lavorato in uno studio privato, entra in Kibernetes dove si occupa di analisi dei dati di mercato ed elaborazione dei trend e statistiche