La classificazione dei dati gestiti dagli Enti è un passaggio fondamentale per avviare il processo di migrazione al Cloud.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno avviato una ulteriore direttrice strategica per la razionalizzazione delle infrastrutture e la migrazione al cloud pubblicando su padigitale2026.it la piattaforma per completare la classificazione dei dati e dei servizi.
I dati sono classificati in tre tipologie: ordinari, critici e strategici. A seconda della tipologia del dato saranno differenti le caratteristiche di sicurezza che deve possedere l’infrastruttura cloud.
- strategico: servizi la cui compromissione può avere un impatto sulla sicurezza nazionale;
- critico: servizi la cui compromissione può determinare un pregiudizio al mantenimento di funzioni rilevanti per la società, la salute, la sicurezza e il benessere economico e sociale del Paese;
- ordinario: servizi la cui compromissione non provochi un pregiudizio per il benessere economico e sociale del Paese.
Come si fa la classificazione?
- il Comune accede all’interno della piattaforma PA digitale 2026
La piattaforma gli propone un elenco di servizi. - l’ente verifica che i servizi proposti automaticamente da padigitale2026.it siano corretti. L’ente può aggiungere o modificare un servizio, compilando il questionario per determinare una nuova classificazione.
- terminato il questionario, l’ente lo invia.
L’agenzia per la Cybersicurezza eseguirà le verifiche di fattibilità.
Per maggiori informazioni:
https://padigitale2026.gov.it/come-partecipare/classifica-pa