Così com’è il Decreto Sostegni Bis non convince l’ANCI. L’associazione dei comuni italiani torna quindi a chiedere con fermezza alcuni importanti emendamenti.
Ecco le principali richieste:
- la proroga al 2022 della decorrenza degli obblighi di accantonamento al Fondo di garanzia per i debiti commerciali (Fgdc)
- la riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione 2021: la proposta è di mantenere la stessa misura di accantonamento al Fcde applicata nel 2020, si tratta di un di un utile ammortizzatore in una fase ancora difficile dell’emergenza Covid
- lo snellimento delle procedure di variazione durante l’ esercizio provvisorio
- la proroga al 31 luglio dei termini di approvazione delle tariffe e dei regolamenti Tari
- una maggiore flessibilità nell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per gli enti in disavanzo, con minori vincoli normativi
- l’abrogazione del comma 3-bis dell’articolo 187 del Tuel, che vieta l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione libero nel caso in cui l’ente si trovi in anticipazione di tesoreria
- l’approvazione di un emendamento finalizzato alla semplificazione delle procedure di riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive
Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.