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Anci e Ifel hanno condotto un’analisi dei progetti Pnrr per i quali i comuni sono enti attuatori partendo dai Cup dall’Anac. Dal database dell’Anticorruzione risulta che i comuni hanno avviato circa 35mila gare collegate al Pnrr o al Pnc,  per un importo che supera i 17 miliardi di Euro.

Questo dato non corrisponde però a quanto rilevato dal sistema unico di monitoraggio Regis nel quale non risultano censite almeno 18mila opere. A mancare sono in soprattutto i CUP relativi alle «piccole opere» avviate originariamente con fondi nazionali e confluite successivamente nel Pnrr.

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro sottolinea giustamente che, a livello dei comuni, il Pnrr sta progredendo meglio di quanto evidenziato dalle statistiche nazionali.

I malfunzionamenti di Regis, rappresentano tuttavia una criticità. Infatti, se il progetto non si trova in Regis non è possibile la sua rendicontazione che è condizione necessaria per ricevere i finanziamenti. In questa situazione, i comuni si trovano ad anticipare i pagamenti ai soggetti realizzatori rispettando il vincolo dei tempi di pagamento e rischiando tensioni di liquidità.  A riguardo, la Rgs ha avviato un’operazione di aggiornamento e semplificazione di Regis, che dovrebbe concludersi a breve.

In questo contesto, il presidente Decaro, ha inviato una lettera ai ministeri competenti e al Ragioniere dello Stato, nella quale evidenzia tutte criticità del Sistema “ReGis”, chiedendo di ottimizzarne le modalità di accesso ed utilizzo.

Responsabile Area Contabile di Kibernetes | + articoli

Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.