Siamo prossimi al 15 novembre, termine “teorico” entro il quale scade il termine per l’approvazione in giunta dell’eventuale nota di aggiornamento al documento unico di programmazione (Dup) e dello schema di bilancio 2022/24, da presentare al Consiglio Comunale. Sostanzialmente, si torna ad una programmazione ordinaria nella quale si deve considerare chiusa la fase emergenziale di sostegno per le conseguenze negative della pandemia sui bilanci.
Salvo specifiche e limitate eccezioni, nel bilancio 2022/24 non potranno essere stanziati i trasferimenti legati all’emergenza per fondo funzioni enti locali, esenzioni Imu, imposta di soggiorno, canone unico e quelli per spese Covid. Così come non potranno più essere utilizzati gli avanzi vincolati da fondi emergenziali, eccetto che per contratti di servizio continuativo, sottoscritti nel 2021 per la quota 2022.
Importante è un chiarimento che viene da Arconet in merito al calcolo del FCDE. In sintesi, anche per il 2022 si riconosce che l’effetto negativo della pandemia deve essere considerato nel calcolo consentendo che, ogni qual volta sia necessario utilizzare dati di riscossione del 2020 e del 2021, questi possano essere sostituiti con i medesimi dati del 2019. Ciò comporta che, nella media quinquennale, sia gli incassi in conto residui 2019 avvenuti nel 2020 da sommare a quelli in conto competenza 2019, che gli incassi in conto residui 2020 avvenuti nel 2021, possono essere sostituiti con gli incassi avvenuti nel 2019 relativamente a residui attivi 2018.
Laureato in Economia Aziendale, Indirizzo Matematico all'Università "Ca' Foscari" di Venezia, è il Responsabile e coordinatore del team di esperti per l'Area Contabile Kibernetes.
Formatore abilitato dal FUAP, è stato docente ai Master MIMAP dell'Università Tor Vergata. È autore di diversi articoli specialistici pubblicati su Italia Oggi e IlSole24Ore.